È il raw material per eccellenza, nella sua versione più grezza, quello che Chris Gilmour manipola per i suoi “oggetti artistici”. Novello re Mida del cartone, l’artista esercita la poetica della meraviglia elevando a potenza la techné. Riciclare una realtà per crearne un’altra. Perfetta e inutilizzabile. Una vespa, una moto, un cannone, una batteria: più veri del vero, ma inservibili. Maniacale la cura del dettaglio, quasi un esercizio spirituale, riflesso nel trittico sacro: sante espressive e tragiche come nordiche sculture lignee, iconograficamente inappuntabili. Feticci del passato e del presente, che di naturale hanno solo la grandezza.
Chris Gilmour_Non è tutto come sembra_Milano_MARCOROSSI artecontemporanea
(17 febbraio/31 marzo)
Foto courtesy MARCOROSSI artecontemporanea