Il primo amore, quello che non si scorda mai, fu un Mario Schifano del 1970: “Paesaggio anemico”. Il secolo breve era agli sgoccioli quando Fabio Agovino iniziava una collezione che, in circa vent’anni, è
Quando una mostra è così esplicita, e per giunta con una breccia su ulteriori possibilità, si può tentare il gioco di un suggerimento a posteriori. Senza rinunciare alla descrizione come punto di partenza:
In principio era 404, poi alla galleria è bastato solo il cognome. Migrazioni di sede, tra piazza del Municipio e piazza dei Martiri, un’interessante parentesi meneghina, e adesso Francesco Annarumma è di nuovo pronto