“As you like it”: “Come vi piace”. È shakespeariano il titolo del progetto fotografico al quale Massimo Pastore ha dedicato sette anni di lavoro, e che fino al 7 giugno (inaugurazione stasera alle 18,30) sarà esposto al Marte di Cava de’ Tirreni. Curata da Antonio Maiorino Marrazzo, la mostra, che ha ricevuto il “Matronato” della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, immortala vite in transito, sospese nella dimensione atemporale della vacanza. L’artista ha infatti proposto di volta in volta agli ospiti della propria home gallery – bed and breakfast di mettersi in posa, scegliendo in totale libertà il luogo, il momento e il titolo da dare allo scatto. La tecnica analogica, però, non consentiva di verificarne immediatamente il risultato, mettendo ulteriormente alla prova il rapporto di fiducia implicito nella richiesta. Le persone coinvolte hanno reagito in modi differenti, appropriandosi delle camere o degli spazi esterni, vivendo quella che era la loro “casa” per uno o più giorni con disinvoltura, pudore, malinconia, esibizionismo. Ne è scaturita una galleria di situazioni in ogni caso intime, che stimola lo spettatore a riflettere sui problemi posti dall’evoluzione della fotografia negli ultimi anni, dal dilagare del digitale e dei social network: la separazione tra “davanti” e “dietro” l’obiettivo; la corresponsabilità di un’opera meditata, non estemporanea; la capacità di affidarsi, e di attendere; la consapevolezza del nostro corpo in relazione all’ambiente circostante; la libertà di lasciarsi permeare da una città, Napoli, mai neutrale, teatro naturale di grandi storie e piccoli passaggi privati. Passaggi che, come ponti invisibili, Pastore ricerca con delicatezza, lasciandoli aleggiare nelle trame del bianco e nero.
(Articolo pubblicato sul Roma, 9 maggio 2015)