Fu così che la gloria si sciolse. Si sciolse nelle emulsioni e nei sali, tra le lenti e sulla carta, vergando cinque capitoli scritti con la luce. È infatti dedicato alla fotografia il nuovo appuntamento di Spazio Zero11, laboratorio espositivo interno al Liceo Artistico Giorgio de Chirico di Torre Annunziata, fino al 28 marzo. E ne “Gloria dell’ombra” il lato oscuro non è solo rappresentato, visivamente, dal bianco e nero degli scatti, ma perché gli obiettivi sono andati a frugare nei recessi di soggetti crepuscolari, tra emozioni nascoste e, perché no, torbide. Riflesso condizionato di una bicromia antica e sempiterna, con il suo retrogusto di passato? Forse, ma sembrano venire da un altro tempo e da un’altra dimensione la creatura erotica di Ivan Piano, o le femmine arcaiche e forti di Adelaide Di Nunzio; sfuggenti, levigati e sinuosi sono i corpi arcani di Luisa Terminiello, mentre più intimo è il mistero che aleggia nei monologhi di Annarita Ferrara; e cosa nasconderà Massimo Pastore oltre le pieghe e le trame del suo Polittico, o negli scorci di una Deposizione? Curata da Franco Cipriano, animatore dello spazio interno alla scuola vesuviana, la mostra si avvale della collaborazione di Raffaella Barbato, Luisa D’Auria e Carlo Mosca, con il coordinamento di Felicio Izzo e il supporto di Artlante, studi e iniziative per l’arte contemporanea e Di.St.Urb Scafati. Il terzo fascicolo dei Quaderni ARTE di Spazio Zero11 (con testi di Franco Cipriano, Sara Errico e Felicio Izzo e la grafica di Carlo Mosca) farà da corollario teorico, riflettendo intorno all’ambiguità del medium fotografico e al complesso rapporto luce-ombra. Enigmatico, inscindibile, irrisolvibile.
(Articolo pubblicato sul Roma-Giornale di Napoli, 12 marzo 2015)