Archivio / Arte Antica e Moderna

All’Expo l’archeologia del Sud

27 maggio 2015
Achille e Briseide, seconda metà del I secolo d.C., affresco, 127 cm x 122 cm, Museo Archeologico Nazionale, Napoli, da Pompei, Casa del Poeta tragico. Su concessione del Mibact. Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, Archivio fotografico

Achille e Briseide, seconda metà del I secolo d.C., affresco, 127 cm x 122 cm, Museo Archeologico Nazionale, Napoli, da Pompei, Casa del Poeta tragico. Su concessione del Mibact. Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, Archivio fotografico

Expo è già iniziata, ma il Belpaese deve ancora calare i suoi migliori assi. Come spesso accade quando si vuole far bella figura col mondo, dal forziere dei gioielli di famiglia si apprestano infatti ad uscire i preziosi “made in Sud”: dalla fine di luglio arriveranno dalla Campania a Milano, in un Palazzo Reale che già ospita il genio di Leonardo, autentici pezzi da novanta del patrimonio archeologico meridionale, fra cui il Tuffatore di Paestum, la statua di Trittolemo da Santa Maria Capua Vetere, più una ricca serie di vasi a figure rosse e di pitture ad affresco. (altro…)

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Ricordando Vincenzo Pacelli

6 maggio 2015

Era il 13 febbraio 2014 quando ci lasciava Vincenzo Pacelli, professore di Storia dell’Arte presso l’Università Federico II e l’Orientale e tra i massimi esperti di pittura seicentesca. Ad oltre un anno dalla scomparsa, ad ospitare oggi una giornata in suo onore sarà il Pio Monte della Misericordia: un luogo in cui il docente era “di casa”, avendo pubblicato agli inizi della carriera una monografia sulle Sette Opere di Misericordia di Caravaggio, tela che dal 1607 trionfa sull’altare maggiore della chiesa di via dei Tribunali. Il volume ha conosciuto una ristampa ex post curata da Gianluca Forgione, giovane ricercatore presso l’ateneo federicano, fresco di presentazione del suo libro su Gaspare Traversi e già collaboratore di Pacelli per il corposo tomo su “Caravaggio tra arte e scienza”, edito nel 2012 da Paparo. (altro…)

Raccolta per la “Cena in Emmaus”

6 marzo 2015

stanzioneCerte cose nascono per caso, o per destino. Per esempio, una persona va in un posto, vede un quadro, legge un prezzo e apre una sottoscrizione. Non è chiaro? Occorrono i dettagli: il posto è la Quadreria dei Girolamini; il quadro è “La Cena in Emmaus” attribuita a Massimo Stanzione, che nel corso degli anni è scomparsa e ricomparsa senza, probabilmente, mai essersi mossa da lì; il prezzo non è quello della vendita (nonostante i tristi precedenti del Monumento di via Duomo), ma la somma necessaria per il restauro della tela, estremamente danneggiata. (altro…)

murriel read_annis@mailxu.com