Ma quando inizia la Biennale? Per i comuni mortali, i cancelli aprono oggi. Per gli addetti ai lavori, invece, la vernice si è espansa in giorni e giorni di tagli del nastro, conferenze stampa e feste, trottando a caccia del miglior padiglione, dell’intervista, del retroscena. Il tutto, anticipato di un mese rispetto a quella che era la tradizionale inaugurazione di giugno: esprimento realizzato nel 2015 in occasione di Expo e ripetuto quest’anno, sperando forse di eguagliare la quota di 500mila presenze toccata dalla scorsa edizione. “Viva arte viva” è il tema scelto dalla curatrice Christine Macel, la quale, proponendosi di restituire centralità agli artisti, ha sviluppato il proprio progetto in nove capitoli, “sfogliando” i quali spiccano due nomi legati alla Galleria Alfonso Artiaco: gli albanesi Edi Rama ed Anri Sala. (altro…)
Archivio / Arte Contemporanea
Pixel per i volti assenti
11 maggio 2017
Sbattere il mostro in prima pagina si può. Si deve. Nella mostra da Alfonso Artiaco (piazzetta Nilo, fino al 27 maggio) Thomas Hirschhorn conferma la sua propensione a rivelare urgenze scomode, argomentando il suo recente lavoro sulla pixelizzazione con una parte visiva ad alto impatto ed una teorica altrettanto incisiva. Nelle bacheche, accanto a scritti di suo pugno e al proprio “manifesto”, l’artista svizzero dissemina uno stimolante apparato bibliografico, dal Gramsci di “Odio gli indifferenti” alla Susan Sontag “Davanti al dolore degli altri”. (altro…)
Rachel Schwalm, tele da fiaba
14 marzo 2017
I vestiti nuovi dell’imperatore, Il gatto con gli stivali, La bella addormentata, Cappuccetto rosso, Biancaneve, La bella e la bestia… storie per piccoli in un gioco da grandi. Sono i lavori di Rachel Schwalm, che entrano a passo di minuetto negli spazi di 1Operagallery, a Palazzo Diomede Carafa in via San Biagio dei Librai. Contesto di per sé fiabesco, non perché sia un castello incantato, ma perché collocato in quel cuore antico della città un tempo miniera dei “cunti” che il grande Giambattista Basile raccolse e nobilitò nel “Pentamerone”, grazie alla meravigliosa e barocca “lengua” napoletana. (altro…)