Archivio / Arte Contemporanea

I’m a material man

9 ottobre 2011

Faltung: ripiegamenti. Metalli accartocciati come carta, ma niente contorsionismi concettuali. E nessun timore di toni shock. È la proposta di Corsoveneziaotto per l’inaugurazione del nuovo “anno scolastico”. Ovvero, Tilman Hornig fino a fine ottobre

 

Tilman Hornig_ Modern Table n. 1_ 2011_ legno, vetro e pittura_ cm 100x90x60. Courtesy Corsoveneziaotto, Milano

Difficile resistere all’implicito divieto di toccare le opere. Ci si consola allora con il colore, che Tilman Hornig (Zittau, 1979; vive a Dresda) regala generosamente alla parete e al metallo, sfruttando tutte le possibilità del cangiantismo, “sporcato” laddove rischierebbe di diventare troppo squillante.  (leggi il resto dell’articolo su Artribune)

In punta di Barocco

7 ottobre 2011

Acquaforte e puntasecca. Acrilico e creta. Nei giorni dell’“ouverture” torinese, la proposta “incisiva” di Norma Mangione, tra classico e retrò. Le opere di Francesco Barocco in mostra a fino al 29 ottobre

Francesco Barocco - Senza titolo - 2011 - courtesy Norma Mangione Gallery, Torino

 

Nomen non omen. Francesco Barocco (Susa, 1972; vive a Torino) rigetta le ridondanze, dribbla il concettismo e lancia una dichiarazione di poetica haiku che, sui musi dei suoi gattini, vibra come una sfida. (leggi il resto dell’articolo su Artribune)

Stabat Armenia

27 settembre 2011

Genocidio. Olocausto. Parole sinistre, plumbee, che come una striscia di sangue hanno attraversato il “secolo breve”. Tra i massacri più dimenticati, persi tra le pagine dei libri e le pieghe del tempo, c’è quello del popolo armeno, che di stermini ne ha subiti ben due. Una questione che ha suscitato controversie (perfino sulle cifre dei morti, come se l’orrore e l’ingiustizia fossero quantità misurabili) ed imbarazzi specie in Turchia, paese in odor d’Europa, vitalissimo a detta della comunità dell’arte, ma che non ha ancora risolto qualche problema in fatto di diritti umani. (altro…)

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