Il primo amore, quello che non si scorda mai, fu un Mario Schifano del 1970: “Paesaggio anemico”. Il secolo breve era agli sgoccioli quando Fabio Agovino iniziava una collezione che, in circa vent’anni, è arrivata a comprendere oltre centocinquanta tra pitture, installazioni, video, sculture e fotografie. Pezzi acquistati dopo attenta riflessione o, al contrario, improvvisi colpi di fulmine, che di tanto in tanto traslocano dalla dimora abituale di Palazzo Sessa per stabilirsi temporaneamente in centri internazionali come il Moma Ps1 di New York o il Parasol Unit di Londra. (altro…)
Archivio / Arte Contemporanea
Donne come farfalle imbozzolate
27 luglio 2017
Ma cos’è questa crisi? Per il secondo appuntamento del ciclo “Primo Mercato”, curato da Marcello Francolini presso lo Spazio Nea, Giuseppe Biguzzi affronta uno dei temi più caldi del Ventunesimo secolo inglobandolo nei motivi ricorrenti della sua ricerca. Il primo addentellato è quello clinico: secondo la medicina ippocratica il culmine di una malattia potrebbe coincidere con l’avvio del processo di guarigione, in quell’altalena di “crisi” e “lisi” che – ricorderanno i lettori di Svevo – rappresenta, in fondo, il cammino dell’esistenza. (altro…)
Roberto Amoroso e la difficoltà di essere social
19 luglio 2017
Social. Antisocial. Ma è ancora possibile essere no social? È uno degli spunti di riflessione sulle nevrosi del mondo contemporaneo che Roberto Amoroso – partenopeo di stanza a Milano – affida alla sua mostra da Dino Morra (fino al 27 luglio). Un ritorno segnato da «amore e passione. È stata un’esperienza molto intensa, – dice l’artista – soprattutto per il pubblico, incuriosito e attento, pronto a interagire. Esattamente quello che desideravo: il mio lavoro nasce per smuovere le coscienze. Forse questa è la mia esposizione più politica, ma con un approccio critico e non di avversione al tema. Napoli è la città giusta: non è assopita, il pubblico è diretto, non ha timore di offendere né di emozionarsi». (altro…)