Christian Leperino – Sur-faces

28 aprile 2004

Napoli, Galleria Franco Riccardo Artivisive

Uno sguardo a Francis Bacon e uno all’Espressionisto tedesco. Il tutto contaminato da un pizzico di graffitismo. Sangue dappertutto nella personale del pittore napoletano, reduce da un soggiorno studio a Berlino. Per indagare ben oltre la ‘sur-face’…

Sangue. Dappertutto. Cola, schizza, esplode. Eppure la mostra di Christian Leperino (1979) non è una semplice emorragia pittorica, perché il ragazzo ha talento e idee e, a dispetto del titolo, indaga ben oltre la “sur-face”. Con la testa, scava nel corpo. Anzi, nei corpi. Innanzitutto nel proprio, concedendosi un lacerato autoritratto alla Francis Bacon, prima di incamminarsi su più tortuosi sentieri, cercando di coagulare gli apporti più vari avidamente assorbiti in un percorso d’indagine ad alto impatto. Tutto comincia, anzi continua, a Berlino, dove Leperino arriva l’anno scorso: in tasca, una borsa di studio al Kunst Werke, vinta a Bologna quale migliore under 30 ad ArteFiera. Germania uguale espressionismo. Ma pure Shoah, underground e, soprattutto, cosmopolitismo. Quanto basta per instillare nel ricettivo giovanotto napoletano una nuova Welthanschauung, da contaminare alla bisogna con il graffitismo metropolitano, l’arte tribale e –senza dimenticare il patrio suolo– il Caravaggio pasoliniano “di strada” e il filone più truculento e tenebroso del Seicento. (altro…)

Andrea Aquilanti – L’angolo dei giochi

15 aprile 2004

Napoli, Not gallery

Territori della videoarte pura battuti da Andrea Aquilanti. Tra il ronzio del proiettore e la melodia del carillon, la scultura chiamata a rappresentare il disegno. Grazie ad un singolare trattamento. Anzi mal-trattamento…

Psst… fate piano, perché da qualche parte, in quest’aria d’ovatta, c’è un pupattolo che dorme, deliziato dal carillon. Nell’angolo della cameretta, la premurosa mammina gli ha ordinato i giocattoli, prima di rimboccargli le coperte e dargli il bacino delle buonanotte. Tranquilli, non è alla pubblicità della camomilla

o delle culle che Andrea Aquilanti (Roma, 1960) pensava quando ha sistemato L’angolo dei giochi. E’ pur vero però, che piuttosto che invocare un complesso di Peter Pan, il casus ludi qui è dichiaratamente autobiografico, un po’ per sopraggiunte responsabilità biologico-anagrafiche, un po’ per una questione di continuità. Per questa seconda apparizione partenopea –il debutto fu all’Anteprima della Quadriennale– l’artista ha infatti deciso di proseguire la sua ricerca sul campo del disegno figurativo realistico, orientandola in senso decisamente de-costruttivo nel territorio della videoarte stricto sensu. (altro…)

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