Napoli, NotGallery
Aspasso nel dipinto. O nella sua riproduzione. Addizioni d’ombre e scatti a 360 gradi, in un laborioso alternarsi di tecnologia e tradizione. Dal panorama disteso a quello “immersivo”, per scoprire se la pittura è mobile…
Chi fosse abituato al disegno leggero di Andrea Aquilanti (Roma, 1960), alle sue cromie evanescenti, alle sue atmosfere chiare e rarefatte, si prepari a un piccolo choc. La Napoli da lui ritratta è infatti un’istantanea fosca e corrusca che, nella convenzionalità del taglio prescelto – la più classica delle vedute, ripresa da una terrazza di Posillipo -, ricalca la pletora di dipinti per secoli focalizzatisi sull’arco lambito dal Golfo. “Cartolina” che ha irrimediabilmente cambiato volto, dalla melodiosa Arcadia color pastello alla turpe colata cementifera modello Le mani sulla città. Naturalmente, critica sociale e documentazione urbanistica non sono tra le preoccupazioni dell’autore, qui impegnato a potenziare il suo consueto modus operandi grazie a Lucid, (altro…)