Panic room

7 luglio 2011

Assediati in un caleidoscopico suk. Perché – dice Thomas Hirschhorn – “le cose non mentono”. Anche quando il troppo è troppo. Vi raccontiamo il Padiglione Svizzera. Uno “dei meglio”, alla Biennale.

 

Thomas Hirschhorn_Crystal of Resistance_Padiglione Svizzera_Biennale di Venezia 2011_Photo Anna Kowalska_Courtesy the artist

 

Emblematico. Thomas Hirschhorn (Berna, 1957; vive a Parigi) pare, involontariamente, il testimonial di una Biennale ipertrofica, dalla ressa di Casa Italia alle 89 (!) partecipazioni nazionali. Così, mentre la sua “compaesana” Curiger sottrae, lui esagera. L’una erige (all’Arsenale) pareti, ingombri e inciampi, l’altro intralcia il passaggio senza intaccare l’architettura del suo Padiglione. (leggi il resto dell’articolo su Artribune)

C’è una Volta****

3 luglio 2011

Bianco-Valente_Dono di natura_2011_Courtesy gli artisti

 

Vo*****io è un comune di manco ottocento abitanti in una zona di confine del Piemonte. Dove l’accento è quello aspro e pudico dei liguri piuttosto che quello scivolosamente carezzevole dei bugia nen di molti chilometri più su. Per arrivarci si attraversano vigne di bianco cortese, tornanti di colline che regalano cartoline perfette o corridoi da giungla. Una terra dove la panissa si fa con la farina di ceci (e non con riso, fagioli e norcinate varie) ed un cartello vergato a mano in un bar promette prezzi modici per le trenette al pesto. (altro…)

Tredici anni di solitudine

1 luglio 2011

 

Anna Utopia Giordano_My social generation_ 2011_ courtesy l'artista

Trucco sgargiante, abiti di tendenza, smorfiette ammiccanti. Poi lo scatto. Anzi, il più delle volte l’autoscatto, magari allo specchio, con il telefonino o la digitale ben in vista. E subito dopo si va on line.
Così fan tutte? Ovviamente no, perché generalizzare è sciocco e, anzi, spesso sono le stesse adolescenti a ribellarsi verso chi le vorrebbe tutte così. Anche perché ci sarà pure qualche responsabile della loro sempre più precoce “perdita di innocenza”, qualcuno che le spinge a sognare un avvenire da velina, letterina, meteorina (o di consigliere regionale…), ad assumere pose lesbo-chic o da maliarda, a suggerire che le brave ragazze vanno in paradiso ma le cattive vanno dappertutto. (altro…)

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