Appare all’improvviso, quel busto tagliato nella pietra bianca. Una fiamma gelida, nell’atmosfera discreta di un piccolo progetto che, calando un poker di Pietà belliniane, fa quel che troppe mostre vetrina spesso trascurano: mettere a confronto versioni differenti e sempre più libere di un medesimo canone iconografico, seguendo al contempo l’evoluzione di un artista, le cui opere inevitabilmente non possono tutte fregiarsi del titolo di “capolavoro”. È un Giovanni Bellini non privo di asprezze e ingenuità, infatti, quello che sul palcoscenico veneziano – illuminato ancora dall’oro orientale – cerca la propria cifra, guardandosi attorno e, soprattutto, dentro casa. (altro…)
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Un’ombra omicida sulla fine di Caravaggio
31 gennaio 2013
Tutti per uno, uno per tutti. Difficile rimanere indifferenti, se questo “uno” è Michelangelo Merisi. E così hanno risposto in tanti alla chiamata di Paparo edizioni per il volume “Caravaggio tra arte e scienza”. Coordinatori del progetto Vincenzo Pacelli, tra i massimi esperti del pittore lombardo e già docente alla “Federico II”, e il giovane secentista Gianluca Forgione, ricercatore presso l’ateneo federiciano. La presentazione del volume oggi alle 18 al Pio Monte della Misericordia, dove Pacelli praticamente è di casa, avendone setacciato l’archivio per la disamina della pala sull’altare maggiore. E le vecchie carte hanno arriso più d’una volta al professore, come quando nel 1980, insieme al compianto Giorgio Fulco, rintracciò prove inoppugnabili per assegnare al Merisi la “Sant’Orsola confitta dal tiranno” (oggi punta di diamante della collezione Banca Intesa in via Toledo). Al tavolo dei relatori, moderato da Biagio De Giovanni e Angelo Angelastro, siederanno Francesca Cappelletti, Stefano Causa e Carlo Antonio Leone. (altro…)
Degas possible!
17 gennaio 2013
È in giornate come questa che Torino dà il meglio di sé. Nebbia, e quella faccia austera e smorta che i boulevard impastati dall’ovatta domenicale possono solo esaltare. Fortuna che sotto i portici s’intravedono i caffè, che sanno di caldo e di paese. Dietro i cancelli chiusi, il Castello del Valentino è una macchia di luce.
Clima giusto per la mostra di Degas, giunta alle battute finali ma non per questo – anzi forse proprio per questo- meno affollata. (altro…)