Artisti e design al Museo Filangieri

6 dicembre 2014
Domenico Antono Mancini_ Untitled_ 2014_ lampada da terra in resina

Domenico Antono Mancini_ Untitled_ 2014_ lampada da terra in resina

Propheta in patria? Si vedrà. Per il momento, e visto che «il dono della profezia non fa parte del corredo professionale», dopo un anno come curatore presso l’Indipendente Study Program del Whitney museum di New York, Maria Teresa Annarumma ricomincia dal punto di partenza, cioè Napoli. Firmando il progetto “Surface”, che dal 5 dicembre al 3 gennaio riunirà negli ambienti del Museo Filangieri i “prodotti” di cinque fra artisti e designer –Francesco Dell’Aglio dello studio AaidoMa, Domenico Antonio Mancini, Vincenzo Rusciano, Pasquale Annarumma e Chiara Scarpitti –, producer Antonio Picardi e “sponsor tecnico” Falanga Superfici. (altro…)

Lapin dipinge con l’aria

28 novembre 2014
Annie Lapin_Fog_ 2014_Charcoal, oil paint acrylic and acrylic enamel spray paint on linen_132x106 cm_ Courtesy Annarumma, Napoli

Annie Lapin_Fog_ 2014_Charcoal, oil paint acrylic and acrylic enamel spray paint on linen_132x106 cm_ Courtesy Annarumma, Napoli

Astrazioni? No: paesaggi. Annie Lapin fa proprio l’elemento chiave di uno dei generi più amati e diffusi da secoli. E con questo elemento – l’atmosfera – elabora una pittura immersiva, che tenta di conciliare superficie e materia, equilibrando gli impulsi contrastanti tra la realtà fisica del quadro e la costruzione mentale di spazi immaginari.
Opere come oggetti e, al contempo, come inneschi per attivare la memoria e la fantasia dello spettatore: una volta accettato il limite concreto e invadente della tela, lo si può sfruttare come trampolino teso su un infinito onirico. (altro…)

Il tiro al Trione

12 novembre 2014

vincenzo_trioneVincenzo Trione: chi era costui? Qualcuno se l’è chiesto, dopo che la notizia della nomina del professore e giornalista (nato a Sarno nel 1972) a curatore del Padiglione Italia alla 56a Biennale di Venezia è scoppiata tra i corridoi di Artissima, a Torino. Iniziamo subito col dire che il prescelto non è proprio un neofita: inutile riportare il suo profilo, ormai ampiamente passato allo scanner, e già noto ai lettori e agli addetti ai lavori campani per i suoi incarichi accademici, i contributi sul “Mattino” e sul “Corriere” e l’attuale ruolo di coordinatore generale del Dipartimento di ricerca del Madre, museo che si è affrettato a congratularsi, digerendo con eleganza l’esclusione del direttore Andrea Viliani, pure dato tra i papabili. (altro…)

pesta_ernestina@mailxu.com