Gratis et amore eius. Caravaggeschi a Novara

19 luglio 2014
Caravaggio_Ecce homo_Genova Musei di strada nuova, Palazzo bianco

Caravaggio_Ecce homo_Genova Musei di strada nuova, Palazzo bianco

Quando si legge il nome “Caravaggio” associato a quello di “mostra”, ormai scatta, quasi come un riflesso pavloviano, una reazione di diffidenza e scetticismo. Troppe, e talvolta scadenti, operazioni sul pittore lombardo ci martellano da anni. Quindi, all’annuncio dell’esposizione al Broletto la domanda è stata: che cosa ci sarà mai di nuovo da vedere, e per giunta “in provincia”?
Rispondendo subito al primo quesito: di nuovo, per quanto riguarda la “star”, nulla (e meno male, verrebbe da dire, viste le attribuzioni e le “scoperte” degli ultimi anni), in quanto l’unica tela del maestro qui esposta è il ben noto e visibile Ecce homo, solitamente allocato nel genovese Palazzo Bianco. Eppure la mostra, una piccola mostra, finisce con lo sgretolare le riserve della vigilia. (altro…)

CIVISuali

5 luglio 2014

 

Pensato ad hoc per la Biblioteca Civica, il progetto CIVISuali si incardina sui caratteri maiuscoli: civis come riferimento al luogo per il quale è stato concepito, civis come cittadino. Casalese, in questo caso, di nascita o d’elezione, perché l’appartenenza si avverte all’improvviso, si sceglie temporaneamente, si adotta per sempre indipendentemente dall’anagrafe. Senza impedire a se stessi di sentirsi cittadini del mondo, come esemplificano molte delle immagini esposte, che allargano la visuale ben oltre i confini dell’ex capitale del Marchesato. Ricordando allo spettatore che il limite non è contenitore, ma sfida che invita ad essere continuamente varcata, o rimossa. (altro…)

Gustav e i suoi fratelli

23 maggio 2014
Gustav Klimt_Salomè_1909_Olio su tela, cm 178 x 46. Venezia, Ca’ Pesaro_Galleria Internazionale d’Arte Moderna ©2014 Foto Scala, Firenze

Gustav Klimt_Salomè_1909_Olio su tela, cm 178 x 46. Venezia, Ca’ Pesaro_Galleria Internazionale d’Arte Moderna ©2014 Foto Scala, Firenze

Il libretto delle istruzioni per le mostre contiene diverse voci. Una, per esempio, dice di trincerarsi dietro la nostalgia del grande evento di tot anni prima, invariabilmente più bello e più “scientifico”. Un’altra consiglia di leggere, serenamente e attentamente, il titolo di ciò che si sta andando a vedere ed entrare.
Cosa aspettarsi, dunque, dall’esposizione milanese? Una rassegna certamente non faraonica, non esaustiva, ma dove i Klimt da cartolina, i Klimt dorati e bizantini, non mancano: basti il trionfo policromo della Salomé acquistata nel 1910 dal Municipio di Venezia per la Ca’ Pesaro. Diecimila lire ben spese, diremmo col senno di poi, ma nel corso della storia non sono certo mancati gli avversatori del pittore viennese, accusato soprattutto di essere un “decoratore”, con tutto il pregiudizio di cui questo vocabolo poteva caricarsi. (altro…)

heidermanjonas@mailxu.com