Maestri o professori?

11 maggio 2016

Emanava, anche a distanza, odore di capelli grassi. Portava tacchi alti, sottili. Le piaceva strizzarsi in abiti di lanetta. Ne aveva perfino uno rosso. La pappagorgia le spenzolava sui seni molli.
Era convinta di essere una gran bellezza. Ma la tragedia non era questa.
L’unica volta in cui non potei evitare di fare la strada con lei fino a scuola (in genere, se la vedevo da lontano, rallentavo il passo), mi parlò di sé. Disse che aveva iniziato a frequentare una piscina, ne lodava i risultati sul proprio corpo. Evidenti a lei fuorché a tutti. Io sudavo freddo, avevo i crampi alla pancia. Esattamente come quando entrava in classe e apriva il libro per interrogare. Un passo dietro l’altro, non vedevo l’ora che quella tortura finisse. (altro…)

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Tela e gesso per i pensieri che crollano

6 maggio 2016

Tela e gesso sono i supporti della nuova produzione che Stanislao Di Giugno espone (fino al 7 maggio) da Tiziana Di Caro: una collaborazione iniziata nel 2008 nella sede salernitana e che prosegue in quella di Piazzetta Nilo con invariata energia. “Deserted corners collapsing thoughts” (“Angoli abbandonati, pensieri che crollano”) il titolo, che – spiega l’artista – «non è descrittivo né esplicativo», quanto «suggestivo. (altro…)

Per rabbia e per amore

8 aprile 2016

Walter Picardi_Gif_ 2016In quella foto, lui è molto bello. E inquietante. Guarda dritto dentro chi guarda, il contorno delle labbra ridisegnato dal rossetto. Un’immagine seducente e ambigua. Gli occhi profondi, la posa altera, la bocca seria camuffata in un sorriso truccato.
Un ghigno che riaffiora e scompare, come un nuotatore solitario al largo.
Medusa sarcastica. Clown malinconico. Sardonico. Cinico. Le definizioni si sfogliano come petali, e alla fine resta in mano uno stelo fragile e ispido.
È l’enigma Walter Picardi. (altro…)

jannellesteban@mailxu.com