Scent of a Biennial

9 giugno 2011

Ovvero appunti olfattivi dalla 54. Esposizione Internazionale d’Arte

 

Adriàn Villar Rojas_ Ahora estaré con mi hijo_ Installazione realizzata per il Padiglione Argentina. Ph. Daniele Podda

 

L’acqua putrida dei rii. Il fortore di urina nei sottoporteghi. Le zaffate di pesce e di fritto dai ristoranti. I bucati che ridono alti, in quella minuscola calle dall’Arsenale ai Giardini e ritorno. Venezia è una mappa di odori, e la Biennale non sfugge. Tra i ricordi: l’impasto fresco e pungente del Padiglione Argentina; gli incensi sottili di quello cinese; quello, rurale e penetrante, del sottoscala russo. Su tutti, la siepe di gelsomino che abbraccia i giardini. Un profumo maiuscolo e arabo, che consola all’uscita, finalmente inebriati.

Frattaglie alla veneziana…

6 giugno 2011

… i link delle mie news dalla Biennale pubblicate su www.artribune.com

 

 

Dopo quello di Teano, un altro incontro destinato a entrare nella storia: Sgarbi e il ministro Galan finalmente insieme al Padiglione Italia, per una visita-lampo alla mostra-monstre

 

Lettizzetto o Littizzetto? Ai posteri l’ardua sentenza

 

Paradossi biennaleschi: nell’anno dei Parapadiglioni, molti spazi della Mostra restano off limits per i disabili

 

Il teatrino-maquette del Padiglione Olandese. Io ce l’ho e voi no!

 

I maestri cantori della Biennale. Sfida a colpi di ugola tra le rappresentative nazionali

 

Balla coi cubi. Scambi di persona sulle cassette-didascalia del Padiglione Italia

 

Munnezza d’artista. Un premio speciale per l’opera meglio mimetizzata…

 

Il referendum fa acqua da tutte le parti. E dove, se non in Laguna?

 

Aiuto! Chiamate l’esorciccio! (o un traduttore, che è meglio)

 

Attenti a Elkann. E il padre di Lapo si perse qualcosa nel Padiglione Italia…

 

Debole Robusti. Ovvero che c’azzecca Tintoretto?

4 giugno 2011

Questo è un post senza foto. Perché le foto non ce le hanno fatte fare. Il che magari si capisce, visto che nei musei appena ci provi, con flash o senza, i custodi ti ringhiano contro. Qui si parla infatti di tre pezzi da Pinacoteca, trasferiti al Palazzo delle Esposizioni ai Giardini (se non l’avete ancora capito, siamo alla Biennale di Venezia). Siamo appena passati sotto le scolastiche ILLUMINAzioni di Philippe Parreno e ci troviamo al cospetto dei tre capolavori di Tintoretto (l’Ultima cena da San Giorgio Maggiore, il Trafugamento del corpo di San Marco e la Creazione degli animali) scelti dalla curatrice della mostra internazionale Bice Curiger. (altro…)

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