Operazione nostalgia? No: anche se in clima natalizio e sul finire dell’anno, è una ricognizione ad ampio spettro e con ambizioni scientifiche quella che la Soprintendenza Speciale per il Polo museale ha “cucito” per e tra due sedi fisicamente distanti tra loro. Oggi alle 18 i battenti a Castel Sant’Elmo si apriranno su “Rewind. Arte a Napoli 1980-1990”, antologica curata da Angela Tecce, che per redigere questi “annales” si è avvalsa di un gruppo di testimoni, critici, curatori e studiosi, come Vincenzo Trione, curatore del Padiglione Italia per la Biennale di Venezia 2015, ma anche di una generazione di trenta-quarantenni affermata e già attiva nel ciclo di dibattiti dei “Giovedì contemporanei” (Maria De Vivo, Maria Giovanna Mancini, Chiara Pirozzi, Adriana Rispoli, Olga Scotto di Vettimo, Stefano Taccone, Antonello Tolve, Alessandra Troncone, il direttore del Madre Andrea Viliani ed Eugenio Viola). (altro…)
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Burri e Fontana a Brera
23 settembre 2010
Milano, Pinacoteca di Brera
C’è sempre una prima volta. Anche per due grandi come Burri e Fontana. I maestri del Novecento in un inedito accostamento con i capolavori della Pinacoteca meneghina…
Brera non un è white cube. Brera resiste alla “parquetizzazione” selvaggia dei musei, imposta a prescindere dalla loro storia e dalla loro vocazione. Brera, nonostante i restauri, conserva un quid di romanticamente decadente. Eppure, nel percorso della pinacoteca si segue, e ci si fa seguire, dall’arte contemporanea senza il fastidio della contaminazione.
Gli ospiti, per l’occasione, si chiamano Alberto Burri (Città di Castello, Perugia, 1915 – Nizza, 1995) e Lucio Fontana (Rosario, 1899 -Comabbio, Varese, 1968). E, tra sacchi, combustioni e tagli, sono proprio quelli che ci si aspetta, in una mostra che ragiona secondo criteri analogici e senza voli pindarici, con accostamenti chiari, stabiliti prevalentemente secondo cromie e affinità geometriche. (altro…)
Catturati dalla Bourgeois
18 ottobre 2008
A Capodimonte antologica dell’artista parigina
Non è solo una mostra d’arte contemporanea. E non è una mostra di Louise Bourgeois a Capodimonte, ma una mostra di Louise Bourgeois per Capodimonte». Ci tiene, il Sovrintendente al Polo Museale Nicola Spinosa, a rimarcare la netta differenza tra la nuova proposta della pinacoteca e la “solita” retrospettiva. Perché stavolta è diverso.
Non tanto per il museo, che fin dal 1978 con il maestoso “Cretto nero” di Burri (oggi al centro di un contenzioso sul quale Spinosa non è disposto a cedere di un millimetro: «È stato fatto per questo posto e qua resta») aveva mostrato la propensione alle contaminazioni tra antico e moderno, moltiplicate nell’evento organizzato per il cinquantenario; ma per la 97enne artista, parigina di nascita e cittadina americana dal 1955 (si era trasferita a New York poco dopo il matrimonio con Robert Goldwater, nel 1938). La quale, cataloghi alla mano, ha abbinato una selezione delle proprie opere a quelle presenti al primo e al secondo piano delle collezioni. (altro…)