Ma quando inizia la Biennale? Per i comuni mortali, i cancelli aprono oggi. Per gli addetti ai lavori, invece, la vernice si è espansa in giorni e giorni di tagli del nastro, conferenze stampa e feste, trottando a caccia del miglior padiglione, dell’intervista, del retroscena. Il tutto, anticipato di un mese rispetto a quella che era la tradizionale inaugurazione di giugno: esprimento realizzato nel 2015 in occasione di Expo e ripetuto quest’anno, sperando forse di eguagliare la quota di 500mila presenze toccata dalla scorsa edizione. “Viva arte viva” è il tema scelto dalla curatrice Christine Macel, la quale, proponendosi di restituire centralità agli artisti, ha sviluppato il proprio progetto in nove capitoli, “sfogliando” i quali spiccano due nomi legati alla Galleria Alfonso Artiaco: gli albanesi Edi Rama ed Anri Sala. (altro…)
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Migliaia di tifosi dell’Inter nei ritratti di Frederic Liver
19 ottobre 2008
“San Siro” alla galleria 404
Da un po’ di tempo l’arte contemporanea pare aver riscoperto il calcio. Lo dimostrano il film di Douglas Gordon e Philippe Parreno su Zinedine “Zizou” Zidane e, per restare dalle nostre parti, la mostra su Maradona “La mano di Dio” che Anri Sala ha proposto nel giugno scorso da Alfonso Artiaco. Si adombrerebbe, anzi, una tendenza nostalgica a riscoprire l’aspetto nazionalpopolare del pallone, mettendo di nuovo in campo radioline e rivalità di condominio, quando sugli spalti ci si andava coi bambini e la sciarpa al collo, senza preoccuparsi di diritti televisivi, ingaggi stratosferici, striscioni e cori razzisti, agenti in assetto antisommossa e guerriglie in autogrill. (altro…)
Maradona: il mito del calcio entra nella galleria d’arte
17 giugno 2008
“La mano di Dio” di Anri Sala da Artiaco
Spesso per vincere ci vuole la mano di Dio. Però – come si dice? – “aiutati che Dio t’aiuta”. Meglio ancora se, nel tuo piccolo, vieni considerato e ti consideri tu stesso un dio. Prese tutto alla lettera Diego Armando Maradona, autore di uno dei gol più rocamboleschi e controversi della storia, quello che durante i mondiali messicani dell’’86 valse all’Argentina la vittoria sull’Inghilterra ai quarti di finale. Un punto non proprio cristallino, giacché fu il pugno del numero 10 più amato dai napoletani ad “accompagnare” la sfera nella porta mal difesa da Peter Shilton. (altro…)