Dalla Germania con colore: Albert Oehlen a Capodimonte

15 febbraio 2009

La prima volta in un museo italiano

 

Avanti tutta. A coronamento di una settimana zeppa di opening, la Soprintendenza speciale per il Polo Museale napoletano fa il bis a meno di ventiquattr’ore di distanza. Così, se venerdì sera s’era tagliato il nastro della retrospettiva di Renato Mambor a Castel Sant’Elmo, ieri mattina a Capodimonte apriva la personale di Albert Oehlen, progettata e realizzata dalla Galleria Alfonso Artiaco. Dieci imponenti dipinti nella Sala Causa, spazio realmente “espositivo” che aveva già mostrato i suoi pregi con Louise Bourgeois, grazie al notevole impatto delle sculture sospese nel vasto ipogeo ristrutturato da Liliana Marra. (altro…)

Anselm Kiefer – Odi Navali

6 febbraio 2006

Napoli, Galleria Lia Rumma

Le ceneri di Anselm, nato sotto Saturno. Trionfa l’opera al nero dell’artista tedesco, che torna a Napoli per cantare la burrascosa epopea dello Spirito. Tra pessimismo storico e forze della Natura…

Plumbeo. Per quell’implacabile ragion pura che fruga, senza alibi né pietà, tra i maligni sedimenti della Storia. Per quelle navi che, come pendoli, se ne stanno coricate tra onde e nuvole. Per quei cieli pesanti e corruschi, in balia dello scatenarsi di furie nemiche. Per la scelta caduta di nuovo sull’elemento saturnino per eccellenza, primo gradino alchemico sul quale il piede vacilla. E che la trasmutazione non sia un gioco di prestigio, ma un duro esercizio filosofico lo sa bene e lo dimostra Anselm Kiefer (Donaueschingen, 1945; vive in Francia), il quale nel corpo percosso di queste nuove Odi navali imprime ancora una volta il segno di un’estetica rigorosamente etica. Mutuato da una raccolta poetica dannunziana, il titolo potrebbe depistare, laddove accostato all’ampollosa retorica bellicista del pescarese. Analogamente, una lettura evocativa del sensuale e calligrafico panismo del Vate si rivelerebbe assolutamente difforme rispetto ad una visione della Natura che è, invece, qui ricondotta ad una trama di forze elementari. (altro…)

Per il mare di Kiefer una tempesta di applausi

24 gennaio 2006
Il vernissage alla galleria di Lia Rumma ha visto l’artista acclamato come una star

A Napoli mancava dal giugno del 2004, quando le installazioni e i dipinti esposti al Museo Archeologico Nazionale ne fecero tra i più apprezzati protagonisti degli “Annali delle Arti”. Meno di due anni dopo, è un ritorno alla grande quello di Anselm Kiefer, che con la sua personale da Lia Rumma, inaugurata domenica in via Vannella Gaetani 12, registra l’ennesimo successo di un percorso rigoroso e coltissimo, che l’ha costantemente visto impegnato a misurarsi, oltre   che con la Natura (sulletracce, poi abbandonate, di Beuys), col più scomodo (soprattutto per un tedesco della sua generazione, quella postbellica) degli argomenti: la Storia. Un autentico delirio di pubblico, con l’artista acclamato come una star e pressato da richieste d’autografi: prevedibile, indubbiamente, anche se gli onori tributati a questo severo nume del contemporaneo non sono certo come quei battimani, onesti e funesti, che troppo spesso suonano alla cieca il basso continuo ai vernissage- evento. (altro…)

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