Napoli, Changing Role
Like a Virgin. Ortodossa nella tecnica, eretica nei soggetti, Antje Blumenstein scende sul campo di battaglia, tra la morte di Dio e l’idolatria contemporanea. Eroi del mese ed eroine sulla via della conciliazione interreligiosa, sparando a zero su un illustre conterraneo…
Olio su tela. Resta compresa nella tradizione la pittura di Antje Blumenstein (Dresda, 1967; vive a Berlino), sebbene elabori il suo progetto sulla contestazione del dogma, ponendo sul tappeto un paio di quei problemi contemporanei solitamente definiti “scottanti”. Un tappeto tinto con pochi ma decisi pigmenti, e con una mano ricca e abile nel “travestimento” tecnico, arrivando tramite diluizione a effetti tempera o acquerello. Nota dissonante della mostra l’Object number 5 in sottili sfoglie di polistirolo, agli antipodi del linguaggio apertamente figurativo dei quadri, obbedienti all’evidenza cromaticodisegnativa piuttosto che a un improbabile ermetismo concettuale. (altro…)