Caro Caravaggio

21 febbraio 2010
Che la festa abbia inizio. Ovunque. Con l’esposizione alle Scuderie del Quirinale, partono ufficialmente le celebrazioni per il quarto centenario della morte di Caravaggio. Il pittore che è stato negli ultimi anni la star incontrastata delle mostre-blockbuster…

Maledetto Roberto Longhi. Eh già: perché se non fosse stato per lui e la sua “riscoperta”, a quest’ora Caravaggio se ne starebbe in santa pace nei musei, fianco a fianco con – mettiamo -Bartolomeo Manfredi, Battistello Caracciolo o Orazio Gentileschi, invece di girare come una trottola per il pianeta. Invece, soprattutto negli ultimi anni, l’“egregius in Urbe pictor” è diventato un vero e proprio oggetto di culto; anzi, di una devozione popolare che ha travalicato i confini dell’arte per invadere i campi più disparati. (altro…)

Arte censurata, ricorsi storici

30 gennaio 2009

Lettera aperta dei titolari della NOTgallery dopo il sequestro dell’opera di Federico Solmi

Che arte e scandalo siano spesso andati a braccetto non è una novità. Che certi scandali siano montati ad arte, pure. Se poi ci sono di mezzo Dio & co., apriti cielo. Dai “braghettoni” imposti ai vigorosi nudi michelangioleschi alle Madonne rifiutate del Caravaggio, dal Papa centrato da un meteorite di Cattelan alla rana crocifissa di Kippenberger, il monito a scherzare coi fanti e a lasciar stare i santi attraversa i secoli. E fa notizia, specie se non si sa dire altro. La scorsa settimana, ad esempio, l’apertura di Arte Fiera veniva salutata dalle testate locali strillando la presenza di un lavoro “blasfemo” di Federico Solmi. (altro…)

EPPUR SI MOSTRA

28 gennaio 2009
Puntate, mirate… Il 2009 guarda al futuro voltandosi verso il passato. E l’Italia si prepara a festeggiare i quattro secoli del cannocchiale con due mostre dedicate a Galileo. Apriti cielo…

Manca poco al quarto centenario della scoperta del cannocchiale e la macchina delle celebrazioni è ormai partita. Così, nell’anno consacrato al Futurismo, i riflettori s’accenderanno anche su un personaggio che, tre secoli prima del Manifesto marinettiano, aveva visto molto, molto lontano, grazie alle nuove “tecnologie” da lui inventate o perfezionate: Galileo Galilei. La prima città a dedicare una mostra all’eclettico pisano è Padova, dove dal 1592 al 1610 (“li diciotto anni migliori di tutta la mia età”) lo scienziato svolse il proprio magistero presso la cattedra di matematica, ottenuta grazie all’appoggio del marchese Guidobaldo del Monte e di suo fratello, il cardinale Francesco Maria (più noto come protettore di un altro rivoluzionario, tale Caravaggio..). (altro…)

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