Napoli, Galleria Lia Rumma
Le ceneri di Anselm, nato sotto Saturno. Trionfa l’opera al nero dell’artista tedesco, che torna a Napoli per cantare la burrascosa epopea dello Spirito. Tra pessimismo storico e forze della Natura…
Plumbeo. Per quell’implacabile ragion pura che fruga, senza alibi né pietà, tra i maligni sedimenti della Storia. Per quelle navi che, come pendoli, se ne stanno coricate tra onde e nuvole. Per quei cieli pesanti e corruschi, in balia dello scatenarsi di furie nemiche. Per la scelta caduta di nuovo sull’elemento saturnino per eccellenza, primo gradino alchemico sul quale il piede vacilla. E che la trasmutazione non sia un gioco di prestigio, ma un duro esercizio filosofico lo sa bene e lo dimostra Anselm Kiefer (Donaueschingen, 1945; vive in Francia), il quale nel corpo percosso di queste nuove Odi navali imprime ancora una volta il segno di un’estetica rigorosamente etica. Mutuato da una raccolta poetica dannunziana, il titolo potrebbe depistare, laddove accostato all’ampollosa retorica bellicista del pescarese. Analogamente, una lettura evocativa del sensuale e calligrafico panismo del Vate si rivelerebbe assolutamente difforme rispetto ad una visione della Natura che è, invece, qui ricondotta ad una trama di forze elementari. (altro…)