L’artista è immobile. E periferico

21 aprile 2009

Enrico Morsiani da Umberto Di Marino

 

Non basta una pelle già riccamente arabescata di tatuaggi a farsi notare, a sentirsi parte di una “tribù”. Non basta al ragazzone che, sotto l’occhio della telecamera, si fa sparare. Non a morte, ovviamente: giusto perché la cicatrice fatta su misura dal proiettile sui muscoli palestrati dimostri che lui è un vero duro, anche se subito dopo il colpo inizia a contorcersi dal dolore. (altro…)

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