Barbieri a New York

20 marzo 2009
Dall’Emilia alla Grande Mela e ritorno. Un ponte aereo e culturale sotto il segno del Guercino, con alcuni preziosi inediti. Come la Madonna della Ghiara, dipinta “senza aver avuto maestro alcuno”.

E accanto al genio del Seicento, writers, moto e… tortellini…

Mamma dammi un Guercino (Cento, Bologna, 1591 – Bologna, 1666) che in America voglio andar. Dopo Giorgio Morandi, è il pittore secentesco il “testimonial” del ponte aereo e culturale che collega Bologna a New York grazie al volo settimanale Eurofly. E non solo. All’artista emiliano è stato affidato infatti il compito di chiudere – dopo Amico Aspertini e il suddetto Morandi – il “tris d’assi” espositivo felsineo, parte di una strategia di promozione turistica variamente assortita, ricca di proposte gastronomiche, edonistiche (il Motorshow), commerciali (il grande polo fieristico internazionale) e culturali (l’arte di ieri e di oggi, l’antica e prestigiosa università), elaborata dalla società di servizi Bologna Incoming. Così per tutto febbraio, presso l’Istituto Italiano di Cultura della Grande Mela, hanno soggiornato una trentina di opere del periodo giovanile del Barbieri, selezionate da un comitato scientifico presieduto da Sir Dennis Mahon e composto da Daniele Benati, Keith Christiansen, Andrea Emiliani, Fausto Gozzi, Milena Naldi ed Eugenio Riccomini, e provenienti da Cento, città natale dell’artista. (altro…)

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