Alma-Tadema e la nostalgia dell’antico

5 marzo 2008

Napoli, Mann

Quadri-museo, nel museo. Illustrazioni da lustrarsi gli occhi. Gli ultimi giorni di Pompei e il fervore degli scavi raccontati alla bella maniera dei pittori antiquari. Pagine di pittura pura, alternate ai reperti originari delle città estinte. In un percorso didattico e cinematografico…

Pittura, pittura, pittura. Serpeggia un’esaltazione pagana nel consueto allestimento compatto e labirintico del Salone della Meridiana. Mostra da godere, quella di Lawrence Alma-Tadema (Leeuwarden, 1836 – Wiesbaden, 1912), con la consapevolezza di trovarsi dinanzi a uno di quei cult di nicchia. Che miglior collocazione non avrebbe potuto trovare, ospite tra i reperti di quelle città che ritrasse in una languida e fedele varietà di toni, dimensioni e situazioni. Con un sentimento però distante rispetto allo smarrito feticismo dei neoclassici, i quali si fecero un punto d’onore del soggiacere alla distanza monumentale dei secoli che li guardavano dall’alto, sovrastandoli e schiacciandoli. Qui, piuttosto, la prospettiva è orizzontale e cinematografica, e non a caso la settima arte saccheggiò i dipinti del calligrafico sir. Dipinti che, in vari formati, regalano illustrazioni sentimentali e vibranti, anche quando la luce si fa fredda, tagliata, metallica.È in questa lussuosa serie di (altro…)

Caravaggio è servito

24 novembre 2004
A tavola con il… pittore. Così con Caravaggio a Napoli è arrivato pure il menù d’artista. Piatti del Seicento napoletano riveduti e corretti, strizzando pure l’occhio all’epopea del Merisi. Tra “alici ammolecate” e “baccalà alla cannaruta”. Sazi nello spirito. E non solo…

Caravaggio è come il maiale: non si butta via niente. Non s’adonti il genio lombardo per l’irriverente equazione, ma si è aperta la sua mostra a Capodimonte e subito sono partite le iniziative collaterali. Preparatevi, nel senso più carnale della parola, alla grande abbuffata. Venticinque tele del maestro arrivano a Napoli da mezzo mondo: si prevedono (o meglio: si sperano) frotte di visitatori. Cosa fa, allora, la Regione Campania, aiutata da una godereccia task force d’esperti del settore? Coglie al volo l’occasione per rilanciare il boccheggiante turismo locale e arma una gioiosa macchina da guerra con pacchetti all inclusive, sconti eccezionali eccetera. E fin qui niente di vituperabile, anche se il turista si sentirebbe infinitamente più a suo agio se potesse girare per la città senza trovarsi costantemente in mezzo alle endemiche emergenze made in Naples. (altro…)

coriell_dayna@mailxu.com