Bella è bella, la mostra. Con le opere ben accostate, a evidenziarne le differenze, soprattutto di peso e volume. Non si conoscevano, ma si sono divise gli spazi della galleria con naturalezza, Donatella Spaziani e Lisa Solomon. Attenzione però ad abusare del riferimento “femminile”, perché, nonostante le trame e i decori inneggino alla squisitezza e all’operosità muliebre, una lettura sessista o meramente “estetica” intrappolerebbe il progetto in una rete seducente ma ingannevole. Italia-Usa, dunque, per una riflessione intimista su una qualità ambigua e, come da titolo, labile, transitoria. (altro…)