Interni d’abitazione a misura di bastardo

17 febbraio 2009

Le opere del collettivo Claire Fontaine alla T293

Se pensate che il feng-shui sia roba per stilose riviste di architettura & arredamento, preparatevi a cambiare idea. Perché il collettivo Claire Fontaine vi dimostra, anzi vi mostra – in “Interior design for bastards”, alla T293 in via Tribunali – come la dottrina orientale del benessere e della prosperità sia una filosofia tanto individualista da sfiorare il cinismo, usata indifferentemente dai singoli, dalle famiglie o dalle grandi imprese per ottenere felicità e ricchezza. Obiettivi non condivisi con la comunità, anzi talvolta raggiunti a scapito dei rivali. Il miraggio postcomunista del soldo facile si lega così ad una tradizione-superstizione tornata in auge col “grande balzo” verso il liberismo più sfrenato. (altro…)

L’arte fa lo sgambetto al reale. È il minimo, per Ceal Floyer

30 novembre 2008

Una miniantologica al Madre

Ceal Floyer agisce al confine tra arte e vita, anzi cerca di rompere continuamente la barriera tra le due». Così, nella preview stampa di ieri, il curatore Mario Codognato introduceva la mostra dell’artista d’origine pakistana al Madre, dov’è già in corso la retrospettiva dedicata a Robert Rauschenberg. E l’argine, durante la mattinata, aveva decisamente ceduto, con le dichiarazioni del direttore Cicelyn circa il prosieguo dell’affaire Madrenalina e il balletto di voci sull’opening, in forse fino a quando, durante l’intervento dell’assessore Velardi, non è arrivato il colpo di scena: la revoca del provvedimento giudiziario che, ad evitare il ripetersi delle ”serate danzanti”, imponeva la chiusura del museo dalle 20 alle 6 del mattino. (altro…)

Rauschenberg al Madre

23 ottobre 2008

L’ultimo maestro del ‘900 a pochi mesi dalla scomparsa

Quando morì lo scorso maggio, a ottantadue anni, molti necrologi titolarono “Novecento addio” o cose simili. In effetti, con Robert Rauschenberg se ne andava l’ultimo Maestro del Secolo Breve, “anello di congiunzione” tra le istanze più significative che nel Dopoguerra si erano incrociate tra l’America e l’Europa, dov’era arrivato per la prima volta nel 1952 insieme a Cy Twombly (poco dopo aver dato vita, insieme a John Cage, a Theatre Piece #1, oggi considerato il primo happening della storia). (altro…)

pacitto-chase vogelsangdaisey@mailxu.com