Un’ombra omicida sulla fine di Caravaggio

31 gennaio 2013

copertinapacelliforgioneTutti per uno, uno per tutti. Difficile rimanere indifferenti, se questo “uno” è Michelangelo Merisi. E così hanno risposto in tanti alla chiamata di Paparo edizioni per il volume “Caravaggio tra arte e scienza”. Coordinatori del progetto Vincenzo Pacelli, tra i massimi esperti del pittore lombardo e già docente alla “Federico II”, e il giovane secentista Gianluca Forgione, ricercatore presso l’ateneo federiciano. La presentazione del volume oggi alle 18 al Pio Monte della Misericordia, dove Pacelli praticamente è di casa, avendone setacciato l’archivio per la disamina della pala sull’altare maggiore. E le vecchie carte hanno arriso più d’una volta al professore, come quando nel 1980, insieme al compianto Giorgio Fulco, rintracciò prove inoppugnabili per assegnare al Merisi la “Sant’Orsola confitta dal tiranno” (oggi punta di diamante della collezione Banca Intesa in via Toledo). Al tavolo dei relatori, moderato da Biagio De Giovanni e Angelo Angelastro, siederanno Francesca Cappelletti, Stefano Causa e Carlo Antonio Leone. (altro…)

Capodimonte. L’ultima opera di Caravaggio da ieri è “in prestito” alla Pinacoteca

21 giugno 2005

E’ il più documentato dei dipinti di Caravaggio, forse l’ultimo. Eppure per anni non venne riconosciuto, tanto da essere attribuito prima al solito seguace non meglio identificato, poi addirittura a Mattia Preti, finché nel 1980 Giorgio Fulco e Vincenzo Pacelli, frugando tra le carte degli archivi, vi impressero in maniera inoppugnabile il sigillo del Maestro, con tanto di data: 1610. Da allora, la “Sant’Orsola confitta dal tiranno” è una star delle rassegne dedicate al lombardo e, senza dubbio, la principale calamità di quanti visitano la sede della Banca Intesa in via Toledo, quel Palazzo Zevallos nel quale la tela, dopo vicissutidini ereditarie snodatesi tra Genova, Napoli ed Eboli, e forse per influenza di un kharma misterioso (l’edificio appartenne anche ai Colonna, protettori napoletani del Merisi), approdò nel 1972, grazie all’interessamento di Raffaele Mattioli. (altro…)

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